17 gennaio 2010


La nostra scuola "V. Alfieri" di Foggia, collabora con varie associazioni culturali e, dal momento che viviamo in una società computerizzata, la scuola, con la polizia postale e con l’associazione “Moige”, ha organizzato un progetto rivolto agli alunni e ai genitori dal titolo "Non Cadere Nella Rete", per navigare in Internet evitando pericoli. Sono intervenuti esperti nel settore e psicologi che ci hanno parlato dell’uso di Internet e dei pericoli che si possono incontrare. Gli incontri sono stati interessanti e molto utili.


Noi studenti abbiamo appreso che navigare in Internet significa sì poter accedere in modo gratuito ad un numero illimitato di informazioni su tutto quello che ci interessa o che può esserci utile nella vita.Grazie al web si possono esplorare siti di giornale, seguire eventi musicali, leggere biografie e opere di personaggi famosi. Possiamo entrare negli schedari di prestigiose biblioteche e compiere viaggi affascinanti. Si può partecipare a manifestazioni pubbliche su  diversi argomenti. Da ogni sito, poi, è possibile salvare sul proprio computer, entro apposite cartelle, tutte le informazioni e le immagini più utili, per averle sempre a portata di mano. Inoltre abbiamo appreso che, come tutti gli strumenti, anche le nuove tecnologie diventano dannose se usate male o per scopi malevoli. Quando si conversa con una o più persone, utilizzando la chat, un utente può essere perseguitato verbalmente, deriso o estromesso dalla lista di discussione.

Un’altra forma di violenza psicologica consiste nella registrazione e nella pubblicazione integrale delle confidenze carpite in un forum, o chattando, dopo aver creato un clima di fiducia.
C’è poi il bullo che scatta fotografie imbarazzanti con il cellulare e le trasferisce in rete creando situazioni a volte disperate o tragiche.
Talvolta viene attuata, appositamente, una sorta di doccia scozzese psicologica soprattutto nei confronti di destinatari deboli, complessati o infelici. Sono noti purtroppo alcuni casi di suicidi, compiuti da adolescenti, prima illusi e poi denigrati o insultati da sedicenti amici.
Il "Cyberbullo", in sintesi, si comporta in modo abietto e vile, ancor più del comune bullo (che almeno agisce a volto scoperto). Giocano a favore del prepotente informatico diversi fattori:
l’anonimato, la possibilità di fingersi persona diversa, l’assenza di limiti spazio-temporali.
Inoltre i pedofili e criminali incalliti possono introdursi nelle chat per adescare bambine e adolescenti. Infine, un altro pericolo, anche grave, è rappresentato dal fatto che l’intenso uso di computer e Internet può indurre il ragazzo ad isolarsi.
E’ consigliato che i genitori stabiliscano delle regole per tutta la famiglia e che discutano con i propri figli circa l’impegno di Internet.
Innanzitutto bisogna rispettare le norme di buon comportamento anche in Internet: evitare le parole offensive, gli errori ortografici, grammaticali e sintattici.
Non bisogna copiare il lavoro altrui. Bisogna sapere che visitare certi siti, sconsigliati dai genitori, significa venir meno al rapporto di fiducia instaurato mediante il dialogo ed il confronto.
Infine bisogna ricordare sempre che nessun computer può sostituire le amicizie, lo sport, il confronto diretto con gli altri.
Consigli per i ragazzi che usano Internet
Un gruppo di lavoro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha stilato una lista di consigli e raccomandazioni rivolte ai bambini e agli adolescenti per “navigare” in modo sicuro, evitando pericoli.
Seguendo queste regole e facendo un po’ di attenzione ci si può divertire ed imparare tante cose interessanti senza rischiare brutte sorprese.

Leon Belmont e Teskius

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